I fattori predittivi dell'esito della stimolazione subtalamica nella malattia di Parkinson
Il miglioramento dell'attività quotidiana e della funzionalità motoria dopo tale stimolazione è maggiore, quando il punteggio relativo alla sintomatologia assiale al momento del massimo miglioramento è minore
La stimolazione ad alta frequenza del nucleo subtalamico costituisce uno dei trattamenti più efficaci per la malattia di Parkinson in fase avanzata.
Dato il suo costo elevato ed i potenziali rischi connessi alla procedura, gli Autori hanno stabilito quali sono le caratteristiche cliniche che possono predire un esito positivo in 41 pazienti sottoposti a tale stimolazione.
L'età, la durata di malattia e la gravità delle complicazioni motorie correlate alla levodopa non costituivano fattori predittivi. L'esito postoperatorio era eccellente nelle forme che rispondevano alla levodopa, mentre era moderato nei pazienti con disturbi assiali (dell'andatura e della postura) e compromissione della funzione cognitiva