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Utilità della stimolazione magnetica transcranica combinata con elettroencefalografia per lo studio della malattia di Parkinson.

Deep Brain StimulationNuove tecnologie per lo studio delle alterazioni dei circuiti cerebrali in pazienti con Parkinson.

 

La stimolazione magnetica transcranica associata all’elettroencefalografia è stata utilizzata per indagare l’attività dell’area supplementare motoria prima e dopo assunzione di levodopa in 13 pazienti con malattia di Parkinson.
Questa regione cerebrale è di particolare interesse perché si ritiene che la sua disfunzione possa contribuire alla comparsa di bradicinesia, ossia la lentezza dei movimenti tipica della malattia di Parkinson, oppure, in caso di aumentata attività, alla comparsa di movimenti involontari (discinesie). I risultati dimostrano che la levodopa induce un aumento della eccitabilità di questa area corticale, soprattutto nell’emisfero cerebrale più colpito dalla malattia (con maggiore perdita di dopamina). Lo studio dimostra l’utilità della stimolazione magnetica transcranica associata all’elettroencefalografia nello studio dei circuiti neurali nel Parkinson e supporta l’ipotesi di un ruolo delle aree corticali nello sviluppo di deficit motori.

 

Fonte: Brain Stimul. 2019 Jan - Feb;12(1):152-160