meno dell’apparato digerente e respiratorio, più della prostata e della pelle
Ricercatori americani hanno esaminato il registro genealogico dei pionieri dello stato dell’Utah, collegato al registro oncologico nonché a certificati di morte. Tra i 2,3 milioni di soggetti coinvolti, 2998 avevano una diagnosi di malattia di Parkinson quando erano morti e 100817 avevano una diagnosi di tumore maligno.
Hanno confermato un nesso che si conosceva già ovvero che i pazienti parkinsoniani presentano un aumentato rischio di melanoma (un tumore maligno della pelle, rischio relativo RR 1.95) ed hanno stabilito che il rischio è ridotto, ma sempre aumentato nei parenti fino al secondo grado, nonché che, viceversa, i soggetti affetti da melanoma presentano un aumentato rischio di sviluppare la malattia di Parkinson (RR 1.65) e così pure i loro parenti.
Hanno scoperto che i pazienti parkinsoniani presentano un aumentato rischio di un altro tumore, il carcinoma della prostata (RR 1.71) e così pure i loro parenti. Viceversa i soggetti affetti da carcinoma della prostata presentano un aumentato rischio di sviluppare la malattia di Parkinson (RR 1.39) e lo stesso vale per i loro parenti.
Al contrario, il rischio di sviluppare altri tumori è ridotto tra i malati di Parkinson: il rischio relativo di carcinoma del colon-retto è di 0.55, di carcinoma polmonare 0,22, di carcinoma del pancreas 0,26 e di carcinoma a dello stomaco 0,22.
Kareus e coll Arch Neurol online 3 Settembre 2012