Stimolazione magnetica transcranica contro le discinesie indotte da levodopa
Efficace e ben tollerata la modulazione di circuiti cerebrali
Sono stati condotti a Roma una serie di studi sugli effetti della stimolazione magnetica transcranica sulle discinesie (movimenti involontari) indotte dalla terapia a base di levodopa a lungo termine.
Nel primo studio 10 pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata e discinesie da levodopa sono stati sottoposti a tre sessioni di terapia a distanza di una settimana: la stimolazione magnetica transcranica del cervelletto (una parte del cervello responsabile per la coordinazione dei movimenti), la stimolazione magnetica dei muscoli del collo ed una simulazione della stimolazione transcranica del cervelletto. La gravità delle discinesie è stata valutata osservando una video registrazione dell'esame del paziente della durata di una ora da parte di clinici che non conoscevano la sequenza delle tre terapie. I clinici hanno giudicato che le discinesie erano migliorate in maniera significativamente maggiore con la stimolazione magnetica transcranica del cervelletto.
In un altro studio 20 pazienti con la stessa patologia (età media 65 anni, durata di malattia media 10.4 anni) sono stati sottoposti a 10 sessioni di stimolazione magnetica transcranica del cervelletto (sessioni giornaliere dal lunedì al venerdì per 2 settimane). La procedura è stata sempre ben tollerata ed ha permesso di ottenere una riduzione significativa delle discinesie.
Il miglioramento viene attribuito ad una modulazione delle vie cerebello-talamo-corticali.