Lettera aperta al Ministro della Salute - Il Seguito
Improvvisamente, senza che i medici o i pazienti fossero stati preavvertiti, scompare dalle farmacie il Sinemet - Il Seguito in fondo, in carattere evidenziato
Il Sinemet a base di levodopa+carbidopa è un farmaco molto importante per i parkinsoniani. La metà dei pazienti italiani che assume levodopa, cioè quasi tutti, è costretta a prenderlo per tutta la vita, come farmaco sostitutivo, cioè per integrare la dopamina cerebrale che manca nella malattia. Improvvisamente scompare dalle farmacie. Il farmaco in Italia costa poco. Costa così poco che neanche esiste un generico per la formulazione pronta 100+25, oramai introvabile, sentiamo dire che "la produzione di carbidopa è costosa", che l'azienda deve "riorganizzare la produzione" ma sta di fatto che all'estero, dove costa due o tre volte di più, non manca. I pazienti ci chiamano a decine per sapere come possono sostituirlo. Può non essere facile rispondere, visto che manca un preparato identico. La malattia di Parkinson può essere una condizione critica che mal sopporta cambiamenti terapeutici improvvisi. Attenzione quindi!
Il ministero lo paga pochissimo, l'Azienda lo produce poco, i grossisti e molti farmacisti italiani possono venderlo legalmente in Europa dove viene pagato di più. I pazienti italiani soffrono.
Attendiamo una risposta subito! I malati non possono aspettare.
Gianni Pezzoli
Presidente dell'Associazione Italiana Parkinsoniani e Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson
Lunedì 8 aprile 2019 abbiamo spedito una lettera al ministro della Salute Giulia Grillo sulla scomparsa dalle farmacie del Sinemet 100+25. La lettera, oltre ad alcune righe di accompagnamento, era lo stesso comunicato che è stato diffuso a tutte le principali agenzie di stampa.
Non abbiamo avuto risposta né dal ministro né da funzionari dell'AIFA.
Il riscontro invece sulla stampa nazionale è stato buono ed il comunicato è stato ripreso da molti giornali, in modo diretto o trasformato in notizia intervista.
Ovviamente non ci fermiamo qui. È nostro preciso dovere salvaguardare i diritti dei pazienti ed infine la loro salute e la loro vita. Smettere di combattere questa battaglia è fuori discussione.
È fondamentale, però, che continuiate a seguirci su questo sito www.parkinson.it e su Facebook, aggiungendo commenti che indichino la vostra solidarietà e il vostro sostegno.
Gianni Pezzoli