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L’ecstasy può avere gli stessi effetti della malattia di Parkinson

Sintomi parkinsoniani possono essere lo scotto da pagare per una sola notte “estatica”

Un gruppo di ricercatori della Università Johns Hopkins a Baltimora hanno stabilito che tre dosi di Ecstasy nell’arco di un periodo di 9 ore, il dosaggio che può assumere un adolescente in una singola notte, sono in grado di distruggere il 60-80% delle terminazioni nervose nello striato nelle scimmie. Nel corso dei loro studi una delle scimmie è deceduta per motivi poco chiari. Il danno riproduce il quadro patologico che si osserva nella malattia di Parkinson, che diventa sintomatica dopo che l’80% dei neuroni dopaminergici nella sostanza nera nello striato è stato distrutto. Il danno non sembra essere permanente, dato che coinvolge le terminazioni nervose, che sono riproducibili, ma persiste per settimane. E’ molto probabile che questi risultati valgano anche per l’uomo. Essi forniscono ulteriori prove della tossicità dell’Ecstasy, che deve essere considerata una droga estremamente pericolosa.

Health Scout News