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La risposta motoria alla levodopa dipende anche dai recettori presinaptici?

Secondo uno studio con basse dosi di apomorfina, no

I recettori per la dopamina si suddividono in due gruppi: quelli post-sinaptici posti su neuroni non dopaminergici al di là del collegamento tra il neurone dopaminergico e quello non dopaminergico, e quelli presinaptici, situati sui neuroni dopaminergici. Attualmente si pensa che i recettori presinaptici servano a regolare la produzione di dopamina, ma alcuni pensano che possano essere coinvolti anche loro nella risposta motoria alla dopamina e che abbiano un ruolo inibente.

Per verificare questa ipotesi, è stato condotto uno studio in 14 pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata con fluttuazioni motorie, che hanno ricevuto placebo, dosi basse di apomorfina (un dopamino agonista) che potevano stimolare solo i recettori presinaptici (12.5 mcg/kg/h per 2 ore e poi 25 mcg/kg/h per altre 2 ore) e dosi alte di apomorfina (50 mcg/kg/h per 2 ore e poi 100 mcg/kg/h per altre 2 ore) in grado di stimolare recettori postsinaptici, secondo sequenze diverse di cui né il medico né il paziente erano a conoscenza (condizioni di doppia cecità), scelte in maniera casuale. La risposta motoria è stata misurata valutando la cadenza del movimento delle dita della mano e del movimento del piede. Le dosi elevate hanno migliorato significativamente la cadenza del movimento del piede e tendevano a migliorare anche il movimento delle dita della mano. Le dosi basse non hanno causato alcun peggioramento, per cui non è stata avvallata l'ipotesi del coinvolgimento dei recettori presinaptici nella risposta motoria alla dopamina.

Gunzler SA et al Arch Neurol 2008; 65: 193-198