La prevenzione delle cadute
Atti del 37° Convegno Nazionale AIP – Milano, 6 giugno 2015
Le cadute sono una seria complicazione in pazienti con malattia di Parkinson. Oltre ai problemi di postura e di equilibrio, spesso presenti in pazienti con questa malattia, la rigidità ed il rallentamento motorio sono due ulteriori fattori di rischio per cadute rovinose.
Il Prof. Isaias, oltre a detenere una cattedra di Neurologia presso l'Università di Würzburg (Germania), collabora con il Centro Parkinson di Milano ed il laboratorio per l'analisi del movimento del Dipartimento di Fisiopatologia e dei Trapianti (DePT) dell'Università degli Studi di Milano.
La sua attività di ricerca è finalizzata allo studio, con tecniche di analisi biomeccanica e di imaging cerebrale, dei meccanismi responsabili delle cadute e del deterioramento del cammino in pazienti con malattia di Parkinson.
Un suo recente studio ha dimostrato un pattern di metabolismo cerebrale specifico per pazienti con Parkinson ed elevato rischio di caduta. In particolare, già un anno prima del primo evento di caduta, questi pazienti evidenziavano un aumentato metabolismo cerebellare ed una ridotta attività metabolica in regione parietale posteriore sinistra. I risultati sono particolarmente interessanti perché il lobo parietale sinistro integra il senso spaziale e di navigazione, ed il cervelletto gioca un ruolo fondamentale nel controllo dei movimenti. Ad oggi non era inoltre possibile identificare i pazienti parkinsoniani a rischio di caduta.
La speranza è ora di confermare questi risultati preliminari per proporre ai pazienti a rischio di caduta un trattamento preventivo di tipo riabilitativo, farmacologico o di stimolazione magnetica transcranica.