Il biomarcatore cutaneo in studio per il Parkinson
Convegno AIP, 1 dicembre 2018
Prof.ssa G. Cappelletti
Università degli Studi di Milano
La Fondazione Grigioni sta sponsorizzando ricerche sui meccanismi alla base della morte delle cellule nervose malate di Parkinson. Solo quando capiamo fino in fondo come muoiono saremo in grado di proteggerle veramente.
Metodiche recenti hanno permesso di individuare con affidabilità piccoli depositi (oligomeri) della proteina alfa-sinucleina che si deposita nelle cellule nervose di pazienti affetti da malattia di Parkinson. Dopo avere messo bene a punto la metodica in cellule nervose ottenute da campioni di tessuti nervosi donati alla BTN (Banca dei Tessuti Nervosi) sponsorizzata dalla Fondazione, sonno stati presi in esame altri campioni di tessuto e precisamente campioni di pelle donati da soggetti sani e da pazienti parkinsoniani alla BioBanca.
È stato accertato che la pelle di soggetti sani differisce notevolmente da quella di pazienti parkinsoniani per quanto riguarda i depositi di alfa-sinucleina. Nei soggetti sani, i depositi sono presenti in numero molto basso e si trovano prevalentemente al di fuori delle cellule nervose. Al contrario, nei soggetti malati, si osservano numerosi depositi all’interno delle fibre del sistema nervoso autonomo (il sistema che regola automaticamente molte funzioni nell’organismo, tra cui le ghiandole sudoripare nella pelle).
Questa differenza potrebbe essere sfruttata per mettere a punto un biomarcatore non invasivo (basato sul prelievo di pezzettini di pelle) da usare nelle ricerche sulle cause e sulla progressione della malattia di Parkinson.