Idrocarburi solventi, microtubuli e genetica collegati
Messi insieme pezzi del rompicapo rappresentato dalle cause della malattia di Parkinson
Risalgono a 20 anni fa le ricerche sponsorizzate dalla Fondazione Grigioni sui fattori ambientali coinvolti nello sviluppo della malattia di Parkinson, che hanno condotto alla individuazione della esposizione agli idrocarburi solventi (presenti per es. nella benzina, nelle colle e nella trielina) come fattore di rischio. Non era chiaro come tale esposizione potesse promuovere il processo degenerativo.
Ora, nell’ambito di un’altra linea di ricerca sponsorizzata dalla Fondazione, è emerso un probabile meccanismo alla base della tossicità degli idrocarburi solventi, ovvero il danno a carico dei microtubuli che fanno parte dello scheletro delle cellule.
Tale danno è stato rilevato più volte: in colture cellulari di neuroni dopaminergici esposti, nei neuroni dopaminergici di topi trattati con 2,5-esanedione e nei fibroblasti della pelle di pazienti parkinsoniani.
Da rilevare che l’esposizione a 2,5 esanedione non ha danneggiato i microtubuli di fibroblasti raccolti da soggetti senza malattia di Parkinson, a riprova che è necessaria anche la predisposizione genetica.
Fonte: Casagrande FVM e coll Biochim Biophys Acta Mol Basis Dis 2020; 1866: 165581