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Fattori di rischio cardiovascolare peggiorano il Parkinson

sanguePeggiorano la funzione motoria ed anche la cognitività

Ricercatori inglesi hanno valutato l’impatto della presenza di fattori di rischio cardiovascolari, come patologie vascolari in atto, la pressione alta, il colesterolo alto, l’obesità, il diabete ed il fumo, sulla gravità della compromissione motoria e l’eventuale compromissione delle funzioni cognitive (mentali) in 1759 pazienti affetti da malattia di Parkinson aventi una età media di 67,5 anni ed una durata media di malattia di 1,3 anni (65,2% uomini).

Hanno riscontrato che era più probabile che i pazienti con una storia di ictus o di attacco ischemico transitorio (un quasi-ictus) avessero una compromissione delle funzioni cognitive (42% rispetto a 25%) e difficoltà a camminare a causa di compromissione dell’equilibrio (53,5% rispetto al 39,5%), ma che le differenze non era significative quando si teneva conto dell’età, del sesso e della durata di malattia.

Al contrario la presenza di più di due fattori di rischio cardiovascolari era associato ad una funzionalità motoria significativamente peggiore sulla sottoscala motoria UPDRS ed anche a funzioni cognitive peggiori.

Negli 842 pazienti con neuroimmagini della struttura cerebrale, danni alla guaina isolante dei nervi dovute ad ischemia presenti nella sostanza bianca (leukoaraiosi), ma non eventuali aree infartuali erano associate a compromissione cognitiva ed a difficoltà nel camminare a causa di perdita dell’equilibrio.

 

Fonte: Malek e coll Mov Disord online 21 giugno 2016