Effetti della terapia cronica a base di levodopa e di pergolide sulla eccitabilità corticale nella malattia di Parkinson
La levodopa, ma non la pergolide, ripristina l'inibizione intracorticale per 12 mesi
Gli effetti della terapia cronica a base di levodopa e di quella a base di pergolide sulla eccitabilità della corteccia motoria sono stati studiati in 10 pazienti parkinsoniani mediante stimolazione magnetica transcranica dopo 6 e 12 mesi.
Dopo 6 mesi di trattamento sia la levodopa che la pergolide hanno migliorato i punteggi motori e la inibizione intracorticale rispetto alle condizioni basali, ma dopo 12 mesi il beneficio si è mantenuto solo con la levodopa. Il deterioramento della inibizione intracorticale ripristinata con la pergolide potrebbe essere dovuta allo sviluppo di tolleranza.