Divario tra frequenza del Parkinson tra uomini e donne aumenta con l'età
I risultati di una indagine francese a livello nazionale
Ricercatori francesi hanno consultato la banca dati nazionale relativa alle richieste di rimborso di farmaci per valutare l'andamento del divario della frequenza della malattia di Parkinson tra uomini e donne con l'aumentare dell'età.
Prendendo come criterio un modello basato sull'uso regolare di farmaci dopaminergici nell'anno 2010, hanno identificato 149.672 casi di malattia di Parkinson, tra cui 25.438 erano casi nuovi. Hanno rilevato che sia la prevalenza della malattia ovvero tutti i casi presenti che l'incidenza ovvero tutti i casi nuovi erano maggiori tra gli uomini che tra le donne e che il divario aumentava nettamente con l'età.
La prevalenza era sempre maggiore negli uomini a partire dai 30-35 anni (0,075 su rispetto a 0,061 casi ogni 1000 abitanti fino a 25 rispetto a 16 casi ogni 1000 abitanti a 80-85 anni). L'incidenza, invece, era simile nei due sessi al di sotto dei 50 anni poi si è instaurato un divario che ha raggiunto il massimo negli ultraottantenni (4,1 rispetto a 2,4 ogni 1000 abitanti).
Successivamente gli stessi autori hanno effettuati una metanalisi di 22 studi epidemiologici pubblicati sul parkinson ed hanno ottenuto lo stesso risultato: il rapporto tra uomo e donna aumentava con l'età e precisamente di 0,26 ogni 10 anni.
Secondo gli autori, questi risultati suggeriscono che i fattori di rischio e quindi anche le cause della malattia differiscono a seconda dell'età.
Fonte: Miosan F e coll J Nerurol Neurosurg Psychiatry online 23 dicembre 2015