Difficoltà nel riconoscere le emozioni sui visi altrui
Correlazione con la inespressività del proprio viso
È noto che i pazienti parkinsoniani presentano una compromissione della espressività del viso a causa della scarsa mobilità dei muscoli facciali.
Ricercatori italiani presso centri italiani e stranieri hanno sottoposto 20 pazienti affetti da malattia di Parkinson non dementi e non depressi e 20 volontari sani di pari età e sesso al test di Ekman, che consiste nel riconoscere le 6 emozioni primarie (felicità, tristezza, sorpresa, disgusto, paura e rabbia) su 60 visi. Poi hanno chiesto loro di rappresentare attivamente queste emozioni sul proprio viso e li hanno filmati. I film sono stati poi esaminati ed i fotogrammi più espressivi sono stati selezionati e sottoposti al giudizio di altri soggetti, che dovevano riconoscere le 6 emozioni primarie assieme al livello di certezza che avevano nel dare il loro giudizio.
I pazienti parkinsoniani non solo sono stati meno capaci di esprimere le emozioni (soprattutto la felicità, la tristezza e la rabbia), ma hanno avuto significativamente più difficoltà a riconoscere le emozioni sui visi del test di Ekman. Vi era una correlazione altamente significativa tra la capacità di esprimere le emozioni e la capacità di riconoscerle.
Fonte: Ricciardi L e coll PLoS One online 9 gennaio 2017