Coinvolgimento del sistema nervoso autonomo nel Parkinson iniziale
E' quello che innerva i visceri, il cuore, le arterie etc. Non segue il peggiorametno motorio a 3 anni
La maggior parte degli studi pubblicati sul coinvolgimento del sistema nervoso autonomo (quello che regola le funzioni vitali) nella malattia di Parkinson hanno un disegno trasversale per cui non si conosce l’andamento nel tempo.
Ricercatori serbi hanno deciso di seguire pazienti con malattia di Parkinson di diagnosi recente (meno di 2 anni) in stadio Hoehn & Yahr 1 per 3 anni. Hanno reclutato 107 pazienti parkinsoniani e 79 controlli sani ed hanno usato la scala SCOPA-AUT per valutare l’entità della disfunzione del sistema nervoso autonomo.
Al basale 71% dei pazienti parkinsoniani presentava almeno un sintomo di disfunzione del sistema nervoso autonomo rispetto al 30,4% dei controlli. A 3 anni tutti i pazienti parkinsoniani presentavano sintomi di disfunzione del sistema nervoso autonomo di grado lieve (in media punteggio 4,16 su SCOPA-AUT), con peggioramento del 23% al primo anno, dell’86% al secondo e di 0,3% al terzo. I sintomi più frequenti erano la minzione notturna (38,3%), la stipsi (30,8%) e la difficoltà a defecare (29%). Nel corso dei tre anni la percentuale di pazienti con coinvolgimento di più di un apparato è aumentato dal 49% al 79%.
Il coinvolgimento del sistema nervoso autonomo era associato all’età ed a i problemi psichiatrici, ma non alla compromissione della funzione motoria.
Fonte: Stankovic I e coll Parkinsonism Relat Disord online 10 luglio 2019