Skip to main content

Agopuntura ha effetti nel Parkinson

Stimolato il punto GB34

In base a ricerche basate sulla acquisizione di immagini con la risonanza magnetica, è noto che i pazienti parkinsoniani presentano risposte neurali inferiori a quelle nei soggetti sani in diverse aree del cervello, tra cui il putamen, il talamo e l’area motoria supplementare.
Ricercatori coreani hanno sottoposto 12 pazienti parkinsoniani e 12 soggetti sani ad agopuntura, stimolando il punto GB34 (GallBladder 34 = il punto 34 sul meridiano ovvero il canale dell’energia della vescica biliare, che, secondo la medicina cinese, appartiene al movimento legno ed è un punto di comando dei muscoli; si trova appena sotto e davanti alla testa dell’osso perone, detto anche fibula nella gamba). Hanno acquisito neuroimmagini del cervello tramite la risonanza magnetica prima e dopo l’agopuntura ed hanno documentato un aumento delle risposte neurali nei pazienti affetti da malattia di Parkinson nella sostanza nera, nel caudato e nel putamen – aree tipicamente affette dalla malattia.
Secondo gli autori, questi risultati suggeriscono che l’agopuntura potrebbe essere di aiuto nel trattamento della sintomatologia parkinsoniana, ma sono necessari ulteriori studi di conferma.


Yeo e coll CNS Neurosci Ther 2012; 18: 781-790

parkinsonews