Skip to main content

Sinapsina III: un nuovo bersaglio per terapie anti-Parkinson

bersaglioInibizione del gene blocca la formazione di corpi di Lewy nel topo

 

Ricercatori italiani dell’Università di Brescia avevano già scoperto che all’interno dei tipici corpi di Lewy che compaiono nelle cellule nervose malate di Parkinson si trovavano non solo accumuli patologici della proteina alfa-sinucleina, ma anche di un’altra proteina, detta sinapsina III (Syn III). Questa proteina è stata chiamata così perché normalmente fa parte delle sinapsi, particolari strutture tra le cellule nervose dove vengono rilasciati i neurotrasmettitori, tra cui la dopamina, quella che manca nel Parkinson.

Hanno formulato l’ipotesi che la sinapsina III potesse essere coinvolta nella formazione dei corpi di Lewy.

Per testare questa ipotesi hanno effettuato uno studio su topi in cui il gene che codifica la proteina sinapsina III era stato messo fuori combattimento (“KO”) e poi hanno iniettato dei vettori virali con AAV-hasyn, una tecnica di ingegneria genetica che induce una sovraproduzione della proteina alfa-sinucleina, determinando accumuli della proteina e neurodegenerazione in topi normali.

Contrariamente ai topi normali, i topi con il gene per la sinapsina III messo KO non hanno sviluppato aggregati di alfa-sinucleina; anche i livelli di forme patologiche di alfa-sinucleina era inferiori. Inoltre, le cellule nervose nella sostanza nera e nello striato erano protette sia dal danno alle sinapsi che dalla degenerazione vera e propria indotta dalla iniezione di AAV-hasyn.

Questi risultati indicano che la sinapsina III rappresenta un mediatore per l’aggregazione della alfa-sinucleina e successiva neurodegenerazione. Pertanto, si configura come un nuovo bersaglio per terapie innovative contro la malattia di Parkinson.

 

Fonte: Faustini e coll Acta Neuropathol online 25 luglio 2018.