Sempre più probabile che il Parkinson inizi nell'intestino
Trovata alfa-sinucleina nelle cellule EEC dell'intestino
È noto che nella malattia di Parkinson la proteina alfa-sinucleina malripiegata si accumula nei neuroni, formando i tipici corpi di Lewy nel corpo di neuroni, nonché i neuriti di Lewy negli assoni di neuroni sia nel cervello che nel sistema nervoso dell’intestino. Queste formazioni sono associate a degenerazione dei neuroni dopaminergici con conseguente danni ai circuiti nervosi extrapiramidali.
Negli ultimi anni è stata formulata la teoria che il processo patologico comincia nell’intestino. Questa teoria è supportata da numerose osservazioni:
- 1) sono presenti disturbi gastrointestinali nella malattia di Parkinson, che spesso si sono presentati anni prima della sintomatologia motoria;
- 2) aggregati di alfa-sinucleina sono stati rilevati nei nervi intestinali prima della loro formazione nel cervello;
- 3) è stato dimostrato che la vagotomia (taglio del nervo vago, che innerva l’intestino) protegge dallo sviluppo della malattia di Parkinson. Questo suggerisce che la patologia possa essere trasmessa dalle fibre nervose del nervo vago dall’intestino al cervello;
- 4) è stato documentato che il microbioma intestinale è alterato nella malattia di Parkinson. Germi patogeni potrebbero essere all’origine del malripiegamento della alfa-sinucleina nel lume intestinale;
- 5) sono noti da tempo tossine ambientali associate al Parkinson, come i pesticidi. La loro ingestione potrebbe contribuire alla patogenesi della malattia nel lume intestinale.
Tuttavia, mancava un tassello importante: i nervi intestinali contenenti gli aggregati di alfa-sinucleina malripiegata non si affacciano al lume intestinale, per cui non era chiaro come le tossine ambientali ed il microbioma potessero promuovere la formazione degli aggregati.
Ora ricercatori americani hanno scoperto che cellule enteroendocrine dette EEC dell’intestino contengono alfa-sinucleina. I rilievi sono stati effettuati su biopsie intestinali sia di topo che di origine umana.
Le EEC agiscono come sensori e si trovano lungo tutto l’intestino. Sono ubicate superficialmente nel rivestimento epiteliale e si affacciano nel lume intestinale per svolgere il loro ruolo di sensori. Sono opportunamente equipaggiate per trasmettere le informazioni sensoriali raccolte, sia sotto forma di segnali ormonali, ma anche tramite connessioni al sistema nervoso. Hanno una sopravvivenza di mesi, per cui sono esposte alle eventuali tossine e germi patogeni per un tempo abbastanza lungo.
Pertanto, le tossine ambientali ed i germi patogeni potrebbero agire sulla alfa-sinucleina contenuta nelle EEC, che poi la potrebbero trasferire al sistema nervoso intestinale. Da lì, gli aggregati di alfa-sinucleina potrebbero raggiungere il cervello.
Non resta altro che osservare aggregati di alfa-sinucleina nelle EEC e la teoria sarebbe dimostrata!
Fonte: Chandra e coll JCI Insight. 2017 Jun 15;2(12).