Noradrenalina e Parkinson
Un meccanismo di compensazione per la perdita di neuroni dopaminergici
Ricercatori italiani hanno esaminato le neuroimmagini ottenute con SPECT ed il tracciante FP-CIT in un gruppo di 94 pazienti con malattia di Parkinson in cura presso il Centro Parkinson di Milano. Questo tracciante permette di studiare principalmente i recettori per la dopamina, ma anche per la noradrenalina a livello del Locus Coeruleus, il principale nucleo noradrenergico cerebrale.
I pazienti in fase iniziale di malattia hanno dimostrato avere in media un aumento del 166% dell'attività noradrenergica del Locus Coeruleus. Si pensa che questo possa essere un fenomeno compensatorio per la perdita di neuroni dopaminergici, in quanto la noradrenalina è in grado di legarsi a recettori dopaminergici. La noradrenalina può inoltre contrastare processi infiammatori e ossidativi, per cui potrebbe anche avere un ruolo neuroprotettivo.
La ricerca è stata sponsorizzata dalla Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson.