La neuromelanina extraneuronale cronicizza il processo degenerativo alla base della malattia di Parkinson
La messa a punto di inibitori della neuromelanina come nuovo obiettivo terapeutico
La neuromelanina è un pigmento di colore scuro contenuto in quantità elevate nei neuroni della sostanza nera. In condizioni normali contribuisce a proteggere i neuroni dai processi ossidativi. Tuttavia, è stato scoperto che quando i neuroni muoiono a causa di un fattore tossico genetico e/o ambientale la neuromelanina rilasciata nell’ambiente extraneuronale stimola cellule di supporto ai neuroni, chiamate microglia, a rilasciare sostanze tossiche che innescano un processo infiammatorio cronico. Tale processo, a sua volta, determina la degenerazione e morte di altri neuroni, cronicizzando il processo.
La messa a punto di inibitori della neuromelanina in grado di bloccare l’attivazione della microglia rappresenta un nuovo obiettivo per la ricerca di nuove terapie contro la malattia di Parkinson
Zucca et al, Pigment Cell Res 2004; 17: 610-617