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Identificata la causa dei movimenti involontari dopo trapianto di neuroni fetali nel Parkinson

Troppi neuroni produttori del neurotrasmettitore serotonina

Risale a più di decina di anni fa l'introduzione del trapianto di neuroni fetali come terapia per i pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata. Alcuni pazienti, soprattutto quelli più giovani, avevano tratto beneficio del trapianto, ma in alcuni di essi sono comparsi movimenti involontari gravi che hanno dissuaso i clinici dal continuare lungo questa strada.

Ora ricercatori inglesi e svedesi (gruppo Lindvall) hanno probabilmente trovato la causa dell'effetto collaterale ed anche come controllarlo: neuroimmagini del cervello di due pazienti trapiantati 13 e 16 anni fa, che hanno tratto beneficio dal trapianto, ma che hanno sviluppato anche movimenti involontari, hanno mostrato non solo che neuroni fetali avevano rimpiazzato in parte i neuroni dopaminergici distrutti dalla malattia, ma anche che vi sono livelli anormali di neuroni che producono un altro neurotrasmettitore, la serotonina. I movimenti involontari si sono notevolmente ridotti dopo l'assunzione di un agonista dei recettori per la serotonina.

Un gruppi di esperti europei ed americani desiderano riprendere a studiare il trapianto di tessuto fetale come opzione terapeutica per la malattia di Parkinson


Politis M e coll Sci transl Med 2010; 38: 38-46