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Freezing della marcia: un problema di comunicazione

circuitoParkinson, sintomi da circuitopatie!

Il “freezing” della marcia, ovvero il fenomeno per cui un paziente ha i piedi bloccati a terra e non riesce più a proseguire il cammino, è un problema grave per le limitazioni dell’autonomia del paziente e l’elevato rischio di caduta ad esso associato. Non esistono terapie specifiche per questo problema. Il motivo è soprattutto la scarsa conoscenza delle cause di questo fenomeno.

Per la prima volta è stato possibile registrare l’attività corticale e sottocorticale (del nucleo subtalamico) in pazienti con malattia Parkinson e stimolazione cerebrale profonda (DBS) durante la comparsa di episodi di “freezing” della marcia. È stato così possibile descrivere, nell’emisfero cerebrale con meno dopamina, una perdita di comunicazione tra aree corticali frontali ed il nucleo subtalamico specifica e selettiva per il “freezing” della marcia. Questo risultato è particolarmente importante perché suggerisce che alcuni sintomi neurologici (come il “freezing” della marcia) possano derivare da un deficit di comunicazione tra diverse aree cerebrali (“circuitopatia”) e solo indirettamente dalla carenza di dopamina. Per questi sintomi, l’integrazione farmacologica di dopamina può pertanto non essere sufficiente per risolvere il problema. Nuove strategie terapeutiche, e.g. stimolazione cerebrale profonda di tipo “adattativo”, sono ora in studio per “risintonizzare” il deragliamento sintomo-specifico di vari circuiti cerebrali.

Questo progetto fa parte della linea di ricerca sponsorizzata dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson per lo studio dei problemi di equilibrio e cammino nella malattia di Parkinson (Laboratorio Analisi del Movimento: www.parkinson.it/laboratorio-movimento).

 

Fonte: Pozzi NG e coll Brain 2019 vol 142: pagine 2037-2050