Skip to main content

E' necessaria l'esposizione ripetuta a neurotossine nel corso della vita per sviluppare la malattia di Parkinson

Solo topi esposti a pesticidi sia durante lo sviluppo che in età adulta ha presentato una importante compromissione della funzione motoria

Topi di laboratorio sono stati trattati quotidianamente nei primi giorni di vita (dal giorno 5 al giorno 19) con soluzione fisiologica oppure con uno o due pesticidi che sono neurotossine che inducono una sintomatologia parkinsoniana (rispettivamente paraquat e paraquat maneb). All’età di 6 settimane solo i topi esposti all’associazione dei due pesticidi hanno presentato una riduzione della funzione motoria pari al 20%, con un ulteriore peggioramento fino al 40% dopo 6 mesi. Un sottogruppo dei topi è stato esposto nuovamente ai tre trattamenti sovradescritti in età adulta. Il sottogruppo che era stato esposto ai due pesticidi sia durante lo sviluppo che in età adulta ha presentato il massimo peggioramento, pari ad una riduzione della attività motoria pari al 70% due settimane dopo l’esposizione. I livelli striatali di dopamina erano ridotti del 37% nei topi esposti solo durante lo sviluppo alla combinazione dei due pesticidi e del 62% nel sottogruppo esposti sia durante lo sviluppo che in età adulta. L’entità della riduzione dei neuroni dopaminergici era simile. Questi risultati indicano che l’esposizione a pesticidi durante l’età dello sviluppo può causare lesioni permanenti del sistema dopaminergico nigrostriatale che conferiscono una suscettibilità a esposizioni successive, che possono scatenare processi neurodegenerativi e/o alterare i normali processi dovuti all’invecchiamento

Thiruchelvam et al. Neurotoxicology 2002; 23: 621-633