Cellule staminali: Meccanismi di azione
Riportiamo ancora notizie dal mondo delle cellule staminali, come possibilità terapeutica della malattia di Parkinson e delle patologie neurodegenerative in generale.
Il trattamento con cellule staminali affascina gli studiosi anche come possibile terapia con un impatto minore di effetti collaterali indesiderati. Recenti studi stanno valutando in maniera sempre più precisa come queste cellule agiscano sulla rigenerazione tissutale.
L’effetto benefico delle cellule staminali è probabilmente mediato dal rilascio di vescicole extracellulari, come gli esosomi, che contengono molecole (proteine e RNA) che svolgono un importante ruolo nella comunicazione tra cellule. Gli esosomi hanno, infatti, la capacità di ricapitolare l'effetto delle cellule staminali, raggiungendo il sito di lesione e modificando l’espressione genica locale, con la possibilità di stimolare la rigenerazione di cellule degenerate. Alcuni progetti nello specifico stanno valutando l’utilizzo terapeutico degli esosomi rilasciati da cellule staminali mesenchimali adipose.
Il contenuto degli esosomi, inoltre, sarà caratterizzato per capirne i meccanismi d'azione e migliorare il loro possibile utilizzo terapeutico.
La Fondazione Grigioni ha effettuato uno studio preliminare sul trattamento con cellule staminali mesenchimali estratte dal midollo osseo di pazienti affetti da parkinsonismo (PSP) e somministrate tramite infusione arteriosa. Si riscontrò che nella maggior parte dei pazienti queste cellule non riuscivano a riprodursi, rendendo infattibile la terapia. La speranza è che la comprensione del meccanismo di azione degli esosomi possa perfezionare studi futuri sull’utilizzo di questa terapia.
Fonte: Fayazi N., et al. Molecular Neurobiology 21 Mar 2021. Online ahead of print.