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Cellule immunitarie anti-sinucleina abbondanti alla diagnosi di Parkinson

celluleNuova speranza per la diagnosi precoce

Nel 2017 sono state individuate cellule immunitarie anti-sinucleina ovvero più precisamente globuli bianchi di tipo T che sono diretti contro la proteina alfa-sinucleina, la principale componente dei tipici corpi di Lewy che si formano nei neuroni malati di Parkinson.

Un paziente parkinsoniano ha donato alla ricerca una serie di campioni congelati di sangue raccolti per altri motivi per 20 anni, a partire da 10 anni prima della diagnosi di malattia di Parkinson. Già nel campione di sangue raccolto 10 anni prima della diagnosi sono state individuate le cellule T anti-sinucleina , che hanno raggiunto la massima quantità in corrispondenza della diagnosi e poi sono progressivamente diminuite.

Allo scopo di confermare almeno in parte di risultati, i ricercatori hanno cercato le cellule T anti-sinucleina in un gruppo di 77 pazienti parkinsoniani e di 69 controlli sani di pari e la reattività delle cellule T era significativamente maggiore nei pazienti rispetto ai controlli.   Inoltre, hanno cercato le cellule T anti-sinucleina in pazienti affetti da malattia di Alzheimer rispetto ai controlli e non hanno riscontrato alcuna differenza, a dimostrazione che le cellule T anti-sinucleina sono specifiche per la malattia di Parkinson.

In un altro gruppo di 96 pazienti parkinsoniani hanno valutato la correlazione tra la risposta anti-sinucleina delle cellule T ed una serie di variabili. Hanno confermato che la risposta è massima alla diagnosi e poi progressivamente diminuisce e che è anche correlata positivamente all’età (ovvero aumenta con l’età), mentre non vi era alcuna correlazione con la sintomatologia motoria o cognitiva. L’unica variabile clinica correlata negativa era la dose di levodopa (tanto minore era la dose, tanto maggiore la reattività) , che riflette il tempo dalla diagnosi.

Ora vi è l’intenzione di effettuare ulteriori ricerche in soggetti ad alto rischio di sviluppare la malattia di Parkinson (per esempio, con una storia familiare della malattia) per cercare di mettere a punto una metodica basata sulle cellule T anti-sinucleina per la diagnosi precoce.

Fonte: Lindestam Arleman CS e coll Nature Communications 2020; 11: 1875