Attività fisica regolare e modifiche dei biomarcatori nei pazienti con Parkinson iniziale
Un articolo appena pubblicato sulla rivista Parkinsonism and Related Disorders ci consente di ricordare l'importanza di praticare una regolare attività fisica per i pazienti con malattia di Parkinson.
Lo studio, retrospettivo ed effettuato su più di 400 pazienti con Parkinson in fase iniziale, aveva l'obiettivo di indagare l'associazione tra attività fisica e andamento dei biomarcatori del Parkinson. I biomarcatori sono misure biologiche che possono essere messe in relazione con l'insorgenza e la progressione di una malattia.
Nel Parkinson, biomarcatori come l’imaging del trasportatore della dopamina (la scintigrafia con Datscan, che valuta la perdita delle terminazioni nigrostriatali presinaptiche tipica del Parkinson) e l’alfa-sinucleina sono correlati alla gravità della malattia e, in una certa misura, ne riflettono la progressione. I risultati dello studio mostrano che l'attività fisica regolare è associata a un peggioramento più lento del Datscan (cioè a una più lenta diminuzione dell'uptake nel nucleo caudato e nel putamen), mentre non c'è associazione con gli altri biomarcatori misurati (alfa-sinucleina e altri biomarcatori liquorali, neurofilamenti).
Nonostante si tratti di uno studio osservazionale, dunque con molti limiti di interpretazione, i risultati sottolineano l’importanza di un’attività fisica costante e mirata nei pazienti con Parkinson e indicano che l’attività fisica potrebbe avere effetti sulla progressione della malattia oltre che sul miglioramento dei sintomi motori.
Fonte: Jin C, Jiang Y, Wu H. Association between regular physical activity and biomarker changes in early Parkinson's disease patients. Parkinsonism Relat Disord. 2023 Aug 24:105820. doi: 10.1016/j.parkreldis.2023.105820. Epub ahead of print. PMID: 37648587.