Associazione di ipotensione ortostatica e atrofia cerebrale in pazienti con malattia di Parkinson
Uno studio per valutare se l'ipotensione ortostatica o ipertensione supina sono associate ad atrofia celebrale.
E' stato appena pubblicato sulla rivista scientifica Neurology un interessante studio che aveva l'obbiettivo di valutare se l'ipotensione ortostatica, cioè un'eccessiva caduta della pressione arteriosa quando si assume la posizione eretta, o l'ipertensione supina, cioè l'incremento della pressione quando si è distesi, sono associate ad atrofia cerebrale (la riduzione del volume cerebrale) e iperintensità della sostanza bianca nei pazienti con malattia di Parkinson e demenza con corpi di Lewy.
L'atrofia cerebrale e l'iperintensità della sostanza bianca sono state misurate attraverso l'analisi dei dati della risonanza magnetica cerebrale, un esame che tutti i pazienti con Parkinson effettuano.
Sono stati arruolati 384 pazienti, 310 con Parkinson, 74 con demenza con corpi di Lewy, ed è stato dimostrato che l'ipotensione ortostatica, e non l'ipertensione supina, è associata all'atrofia cerebrale globale, all'atrofia delle regioni antero-temporale, e medio-temporale.
Dunque questo dato conferma l'importanza della diagnosi di ipotensione ortostatica attraverso il monitoraggio continuo della pressione arteriosa delle 24 ore -Holter pressorio- che permette di rilevare cali pressori diurni anche in rapporto con l’assunzione dei farmaci e con i pasti, e del trattamento di questo sintomo non motorio, così invalidante per i nostri pazienti.