Apomorfina potrebbe proteggere dalla demenza nella malattia di Parkinson
Riduzioni delle placche amiloidi nei soggetti non dementi
All'Istituto per lo studio dell'invecchiamento presso la Università di Newcastle (GB) è stato esaminato il tessuto cerebrale di 79 pazienti parkinsoniani, di cui 36 erano stati trattati con apomorfina, un dopamino agonista, per la loro sintomatologia motoria e 43 no. Nel gruppo trattato con apomorfina 20 pazienti avevano funzioni cognitive integre in vita, mentre 16 avevano presentato compromissione delle funzioni cognitive; nell'altro gruppo la funzione cognitiva era normale in 16 e compromessa in 27.
E' stato osservato che nei soggetti non dementi le placche amiloidi, un reperto tipico nei soggetti affetti da demenza, in particolare nella malattia di Alzheimer, erano significativamente meno estese nei soggetti trattati con apomorfina, ma non vi era differenza nei soggetti con compromissione delle funzioni cognitive.
17° Convegno Internazionale sulla malattia di Parkinson e Disturbi del Movimento Abstract LBA-13, presentato in data 18 giugno 2013