Biopsia di una ghiandola salivare
Ricercatori della Mayo Clinic in Arizona (Stati Uniti) avevano effettuato autopsie di 28 pazienti parkinsoniani ed avevano stabilito che tutti e 28 presentavano elevate concentrazioni della proteina alfa-sinucleina nelle ghiandole salivari sottomandibolari. Tale proteina è una delle principali componenti dei corpi di Lewy, un segno tipico presentato dalle cellule nervose ammalate nel Parkinson.
A questo punto hanno pensato di effettuare biopsie con raccolta di piccoli pezzi di tessuti delle ghiandole sottomandibolari in 11 pazienti parkinsoniani in vita (età media 67,8 anni range: 61-76 anni – durata media della malattia 10,4 anni range 6-14 anni). Tutti i pazienti rispondevano bene alla terapia dopaminergica, non erano dementi e non avevano patologie a carico delle ghiandole salivari.
È emerso che la proteina alfa-sinucleina era presente in 9 pazienti su 11 (82%).
Il prossimo passo è di svolgere un altro studio in pazienti con malattia meno avanzata – la popolazione in cui ancora oggi la diagnosi è dubbia per diversi anni ed in cui un nuovo test diagnostico sarebbe molto utile.
Fonte: medscape – presentazioni all’American Academy of neurology 65th Annual Meeting a San Diego