Il diabete aumenta il rischio di Parkinson?
Dati coreani sotto la lente
Vi sono parecchie segnalazioni che vi è un nesso tra Parkinson e diabete, nonché studi che valutano l’efficacia di farmaci anti-diabete nel Parkinson. Tuttavia, il nesso non è chiaro, perché vi è chi afferma che il diabete previene il Parkinson, ma anche chi afferma il contrario.
Ricercatori coreani hanno estratto dati dalla Banca del Servizio Sanitario Nazionale Coreano per valutare l’ipotesi che il diabete possa aumentare il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson. A tale scopo hanno esaminato i dati relativi a quasi 8.5 milioni di soggetti adulti aventi almeno 40 anni di età che sono stati visitati tra il mese di gennaio 2009 e Dicembre 2010 e che sono stati seguiti fino al mese di Dicembre 2016. Sono stati classificati in 4 gruppi: non diabetici (glicemia <100 mg/dl – poco più di 5 milioni), pazienti con pre-diabete (glicemia 100-125 mg/dl – poco più di 2 milioni), diabete da meno di 5 anni (750.000) e diabete da più di 5 anni (550.000).
Nel corso del monitoraggio dei soggetti per mediamente 6,3 anni 31.577 hanno sviluppato la malattia di Parkinson. I ricercatori hanno rilevato un aumento progressivo del rischio di sviluppare la malattia a partire dallo stato di pre-diabete, che era indipendente dalla presenza di altre patologie cardiovascolari, cerebrovascolari e renali, ed affermano che lo studio suggerisce che il diabete è un fattore di rischio indipendente per malattia di Parkinson.
Tuttavia:
è noto che in ricerche epidemiologiche basate su una banca-dati come questa eventuali correlazioni possono essere considerate solo ipotesi di lavoro, non si può affermare che vi è un rapporto di causalità perché ci potrebbero essere altri fattori attualmente sconosciuti che influenzano i risultati.
Non sono stati in grado di formulare una ipotesi solida relativa al meccanismo in base al quale il diabete promuoverebbe il Parkinson
L’età media dei 4 gruppi era notevolmente diversa (rispettivamente 54,5 anni; 56,2 anni; 58,8 anni e 62,8 anni). È noto che l’incidenza della malattia di Parkinson aumenta con l’età, per cui è normale che lo sviluppi di più il gruppo con diabete da più di 5 anni rispetto ai non diabetici perché hanno mediamente 8,3 anni in più. I ricercatori hanno usato diversi modelli statistici per l’elaborazione dei loro risultati ed effettivamente il rischio, che appare raddoppiato (HR 2,0) nei diabetici in generale e quasi triplicato in quelli con diabete da più di 5 anni (2,9) si riduce a 1,3 nel diabete in generale ed a 1,5 nel sottogruppo con diabete da più di 5 anni quando il modello corregge per molti fattori, tra cui anche l’età
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