Disturbi del sonno nelle donne e rischio di Parkinson
L'invecchiamento è spesso accompagnato da un peggioramento della qualità del sonno.
La prevalenza di disturbi del sonno negli anziani che può arrivare fino al 69%. Difficoltà ad addormentarsi, risvegli ripetuti durante la notte, risvegli precoci e sonno non ristoratore sono implicati nell'insorgenza di malattie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari, e il declino cognitivo.
Sappiamo che i disturbi del sonno sono diagnosticati frequentemente nei paziente con Parkinson, in particolare l'insonnia, il disturbo del sonno REM (REM sleep Behaviour Disorder, RBD), la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS), la sindrome delle gambe senza riposo e la nicturia (cioè la necessità di urinare di notte), e possono precedere l'esordio dei sintomi motori.
Un lavoro appena pubblicato sulla rivista Menopause aveva l'obiettivo di esaminare l'associazione tra disturbi del sonno e rischio di sviluppare il Parkinson in donne in postmenopausa.
Sebbene sia stabilito che il Parkinson è lievemente più diffuso tra gli uomini, le donne hanno maggiori probabilità di avere disturbi del sonno soprattutto dopo la menopausa, ma fino ad oggi pochi studi hanno esaminato i disturbi del sonno come fattore predittivo allo sviluppo di Parkinson nella donna.
Questo studio ha esaminato i dati clinici relativi alle malattie, al sonno e alle abitudini di vita di 130.502 donne (dal registro dalla Women's Health Initiative Clinical Trials and Women's Health Initiative Observational) seguite per un periodo di circa 16 anni, durante i quali sono stati diagnosticati 2.829 (2,17%) casi di Parkinson.
Dai risultati è emerso, in sintesi, che il Parkinson era associato in modo significativo a una lunga durata del sonno (9 ore o più rispetto a 7-8 ore). Inoltre, lo studio ha mostrato un rischio di sviluppare il Parkinson dal 10% al 30% maggiore tra le donne in postmenopausa con lunga durata del sonno insieme a insonnia con utilizzo di farmaci ipnoinduttori. Il risultato della lunga durata non è chiaramente spiegato dagli autori, ma sarebbe in linea con i risultati di altri studi su durata e rischio di sviluppare malattie.
Dunque i disturbi del sonno nelle donne in postpmenopausa possono anche essere un sintomo prodromico di Parkinson e devono essere diagnosticati e monitorati attentamente nel tempo.
Studiare separatamente popolazioni di uomini e di donne è lo scopo della cosidetta medicina di genere, che si occupa di valutare l’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali sullo stato di salute e di malattia di ogni persona, consentendo sempre di più di promuovere la personalizzazione delle cure.
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