A che punto sono il progetto microbiota e quello sui gemelli?
Aggiornamento sui progetti sponsorizzati dalla Fondazione Grigioni con lo scopo di trovare una cura per la malattia
Ricercatori di tutto il mondo continuano a pubblicare ricerche che indicano che il microbiota, cioè l’insieme dei microorganismi che vivono normalmente nel corpo umano e soprattutto nell’intestino (la cosiddetta “flora intestinale”), può essere all’origine di una serie di patologie, tra cui il Parkinson. In particolare, ricercatori americani hanno rilevato che il trapianto di feci di pazienti parkinsoniani ha peggiorato la sintomatologia di topi geneticamente modificati, in modo da produrre una quantità eccessiva della proteina alfa-sinucleina e sviluppare una sintomatologia simil-parkinsoniana (Sampson et al Cell 2016; 167: 1469-80). Ciò non avviene in caso di trapianto di feci da donatori sani. Quando si interpretano questi dati, bisogna però ricordare che si tratta di un modello animale. In passato, molti risultati nell’animale non sono stati confermati nell’uomo.
Correlazione con le abitudini alimentari
Attualmente, nell’ambito del progetto microbiota della Fondazione, sono stati raccolti i dati relativi a 400 soggetti ed è iniziata l’analisi dei dati, che è alquanto complessa. Lo studio comprende non solo l’analisi approfondita del microbiota, ma anche una correlazione con le abitudini alimentari dei soggetti, basate su un diario alimentare settimanale, oltre la correlazione con la stipsi, diagnosticata secondo i criteri di Roma III e con la presenza di accumuli della proteina alfa-sinucleina in piccoli campioni di pelle.
Studi sui parkinsonismi e sui gemelli per scoprire i fattori scatenanti del Parkinson
Infine, verranno esaminati sottogruppi di pazienti affetti da parkinsonismo (PSP, MSA), oltre a 60 paia di gemelli (di cui 25 identici), la maggior parte dei quali è discordante per malattia, cioè un gemello ha il Parkinson e l’altro no. L’esame di questa casistica, che è stata particolarmente difficile da individuare a causa della sua rarità, sarà particolarmente interessante, in quanto il patrimonio genetico di gemelli monozigoti è identico, perciò la comparsa della malattia in uno solo dei due è necessariamente dovuta a fattori ambientali da scoprire.
Risultati disponibili a fine 2017
I risultati dovrebbero essere disponibili verso la fine del 2017. Anticipazioni? Sta emergendo che molti soggetti hanno un microbiota ricco di batteri “infiammatori”, ovvero che determinano un’infiammazione cronica. Questo dato suggerisce che è utile un’alimentazione antiossidante, ricca di frutta e verdura e povera di grassi animali. Tuttavia, per ora si tratta solo di dati preliminari. È necessaria un’analisi molto più approfondita per mettere a punto una terapia mirata, che possa avere effetti terapeutici.
Notizie correlate
- AIP - Associazione Italiana Parkinsoniani
- Il 5 per mille alla Fondazione Pezzoli, per la ricerca
- Fondazione Pezzoli per la Malattia di Parkinson
- La malattia di Parkinson
- Aiuti la Fondazione a sconfiggere la malattia!
- Sezioni AIP
- Come associarsi alla Associazione Italiana Parkinsoniani - AIP
- Le pubblicazioni AIP
- La corretta alimentazione
- La fisiochinesiterapia
- Problemi di parola
- Assistenza infermieristica
- Agevolazioni per i disabili
- Problemi di deglutizione
- Banca del DNA - Procedura di partecipazione
- Banca del DNA - Genetica del Parkinson
- DNA Bank - General organisation
- ParkinsoNews
- Prove di terapia genica
- Dopamino agonisti e valvole cardiache