L'incremento dei livelli di omocisteina plasmatica provoca danni alle cellule che formano il "rivestimento" arterioso ed è associata ad aterosclerosi e malattie vascolari trombotiche. Inoltre può contribuire alla causa delle malattie neurodegenerative, tra cui la Parkinson e Alzheimer, ed è un fattore di rischio indipendente per la progressione della malattia.
Lo scopo di questo studio era quello di valutare se i livelli di omocisteina fossero aumentati nei parkinsoniani trattati con levodopa e di valutare gli effetti di vitamina B12, folati o entacapone sui livelli di omocisteina in questi pazienti. Sono stati arruolati in tutto 62 pazienti: 20 con nuova diagnosi e 42 trattati con levodopa.
Dai risultati è emerso che i livelli plasmatici di omocisteina nei pazienti con Parkinson trattati con levodopa erano superiori a quelli del gruppo di controllo, ma la differenza non era statisticamente significativa. I pazienti trattati con vitamina B12 e folati hanno avuto una significativa diminuzione dei livelli plasmatici di omocisteinemia (P <0,001). Nel gruppo che assumeva entacapone i livelli di omocisteina erano lievemente diminuiti, ma il cambiamento non ha raggiunto la significatività statistica.
Dunque questi risultati suggeriscono che i livelli plasmatici di omocisteinemia debbano essere monitorati durante il trattamento con levodopa e che l'integrazione con vitamina B12 e folati possa essere vantaggiosa per i pazienti trattati con levodopa.
Fonte: Anamnart C, Kitjarak R. Effects of vitamin B12, folate, and entacapone on homocysteine levels in levodopa-treated Parkinson's disease patients: A randomized controlled study. J Clin Neurosci. 2021 Jun;88:226-231.
a cura della dott.ssa Carlotta Bolliri, biologa nutrizionista