
Ossicodone o levodopa ad alte dosi per il trattamento del dolore nel paziente con malattia di Parkinson?
Sono stati appena pubblicati i risultati di uno studio francese (OXYDOPA Trial) sull'utilizzo di ossicodone per il dolore centrale nei pazienti con malattia di Parkinson.
Il dolore cronico è presente frequentemente nei pazienti con Parkinson, fino all'85% dei casi, ha un impatto importante sulla qualità della vita, ed è eterogeneo perché comprende sia dolori specifici come il dolore della distonia e il dolore centrale della malattia di Parkinson, definito anche dolore neuropatico centrale, che dolori non specifici (il dolore muscoloscheletrico e il dolore radicolare per esempio), legati a diversi meccanismi causali.
Il dolore centrale è considerato uno dei più invalidanti e difficili da diagnosticare e trattare, e potrebbe essere causato dal mal funzionamento dei gangli della base, strutture cerebrali coinvolte nell'eziologia dei sintomi motori, come il tremore e la lentezza, ma anche nelle vie di modulazione del dolore. Si tratta di strutture dove sono presenti sia recettori dopaminergici, sui quali agisce la levodopa, che recettori degli oppiacei. Questa è la ragione per la quale si è voluto confrontare l'effetto in termini di efficacia e tollerabilità, rispetto al placebo, di due diversi farmaci per il dolore centrale: la levodopa e l'ossicodone a rilascio prolungato.
L'ossicodone è un potente analgesico (antidolorifico) appartenente ad un gruppo di medicinali chiamati oppioidi, perché derivati dall'oppio naturale (un lattice gommoso estratto dal papaver somniferum, pianta originaria della Turchia) o sintetico.
Lo studio è stato effettuato su 66 pazienti per 8 settimane fino ad un dosaggio massimo di 40 mg al giorno di ossicodone o ad un aumento massimo di 200 mg al giorno di levodopa, e i risultati, in sintesi, non mostrano la superiorità del trattamento con ossicodone rispetto a quello con levodopa, e mostrano che l'ossicodone è scarsamente tollerato perché gli eventi avversi che hanno portato all'interruzione del trattamento erano maggiori (39%) rispetto a quelli riportati con il trattamento con levodopa (5%).
Attualmente i risultati non supportano l'ipotesi che l'aggiunta di ossicodone a rilascio prolungato o l'aumento della levodopa giornaliera possano essere strategie terapeutiche utili per questo tipo di dolore.
Fonte: Brefel-Courbon C, et al. Oxycodone or Higher Dose of Levodopa for the Treatment of Parkinsonian Central Pain: OXYDOPA Trial. Mov Disord. 2024 Jun 8.
Notizie correlate
- AIP - Associazione Italiana Parkinsoniani
- Il 5 per mille alla Fondazione Pezzoli, per la ricerca
- Fondazione Pezzoli per la Malattia di Parkinson
- La malattia di Parkinson
- Aiuti la Fondazione a sconfiggere la malattia!
- Sezioni AIP
- Come associarsi alla Associazione Italiana Parkinsoniani - AIP
- Le pubblicazioni AIP
- SOS Parkinson
- La corretta alimentazione
- La fisiochinesiterapia
- Problemi di parola
- Assistenza infermieristica
- Agevolazioni per i disabili
- Problemi di deglutizione
- Banca del DNA - Genetica del Parkinson
- DNA Bank - General organisation
- ParkinsoNews
- Prove di terapia genica
- Dopamino agonisti e valvole cardiache