Barriere Gastrointestinali e Terapia farmacologica nella Malattia di Parkinson
La levodopa è il farmaco più utilizzato per il trattamento della malattia di Parkinson.
Tuttavia, vi sono sintomi motori e non motori (fluttuazioni, discinesie, problemi cognitivi / psichiatrici / sensoriali ecc.) che si verificano quasi inevitabilmente una volta iniziata la terapia.
I processi degenerativi del cervello giocano sicuramente un ruolo nello sviluppo di questi sintomi, ma una serie di complicanze che interessano il tratto gastrointestinale possono contribuire a loro volta alla risposta non ottimale della levodopa e quindi al manifestarsi dei sintomi stessi.
Durante il suo viaggio dalla bocca al cervello, la levodopa affronta infatti una moltitudine di ostacoli nel tratto gastroenterico, che portano all'alterazione della sua farmacocinetica (processo di assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione del farmaco), a fenomeni di 'attivazione ritardata' o 'non attivazione' e, di conseguenza, alle fluttuazioni motorie e non motorie. Tra i maggiori ostacoli vi sono la disfagia, lo svuotamento gastrico ritardato, la costipazione, l’infezione da Helicobacter pylori e la disbiosi intestinale. Inoltre, una dieta troppo ricca di proteine e l'assunzione concomitante di diversi farmaci possono alterare ulteriormente la condizione clinica del paziente.
L'identificazione e la gestione di questi ostacoli al trasporto e all'assorbimento della levodopa dovrebbero essere quindi parte integrante della pratica clinica di routine nella gestione malattia di Parkinson. L’utilizzo di terapie non orali potrebbe essere una buona soluzione per bypassare il tratto gastrointestinale.
CONSIGLIO NUTRIZIONALE
Ai pazienti in terapia con levodopa si consiglia di assumere il farmaco almeno 30 minuti prima dei pasti principali e di seguire uno schema dietetico a ridistribuzione proteica, in modo tale da migliorare l’assorbimento della levodopa. Si suggerisce quindi di limitare l’assunzione di proteine (garantendo il fabbisogno giornaliero) al pasto serale. È infine importante consumare una buona quantità di fibre, bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno e assumere dei validi probiotici, così da garantire una corretta funzionalità intestinale.
a cura delle dott.sse Serena Caronni, Biologa Nutrizionista e Michela Barichella, medico Dietologo
Fonte: Leta, V., Klingelhoefer, L., Longardner, K., Campagnolo, M., Levent, H. Ç., Aureli, F., Metta, V., Bhidayasiri, R., Chung-Faye, G., Falup-Pecurariu, C., Stocchi, F., Jenner, P., Warnecke, T., Ray Chaudhuri, K., & International Parkinson and Movement Disorders Society Non-Motor Parkinson's Disease Study Group (2023).
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