La clonazione terapeutica funziona, in parte, in un modello di parkinsonismo prodotto con una lesione chimico-chirurgica.
Ricercatori americani presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York hanno usato la tecnica della clonazione usata per creare la pecora Dolly per ottenere embrioni di topi in cui era stata prodotta una lesione chimico-chirugica di uno dei due nuclei striati. Hanno prelevato dagli embrioni cellule staminali, che hanno indotto a trasformarsi in neuroni dopaminergici, le cellule nervose che vengono distrutte nella malattia di Parkinson. Successivamente hanno trapiantato i neuroni embrionali nel cervello dei topi parkinsoniani ed hanno osservato un netto miglioramento dei sintomi. Non vi sono stati segni di rigetto, perchè il patrimonio genetico degli embrioni era identico a quello dei topi riceventi.
Da segnalare che ricercatori giapponesi sono riusciti a riprogrammare cellule adulte facendole ritornare ad essere cellule staminali. Qualora questa metodica si dimostri sicura, non è escluso che una terapia curativa per la malattia di Parkinson a base di cellule staminali nell'uomo possa essere messa a punto in pochi anni.
Tabar et al Nature medicine online 23 March 2008