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Un'altra lezione dall'Africa

ciliaDr. R. Cilia, 38° Convegno Nazionale AIP

Gli ambulatori sponsorizzati dalla Fondazione Grigioni in Africa con scopi sia umanitari che di ricerca, si sono rivelati una opportunità unica nel suo genere per poter fare ricerca sulla evoluzione naturale della malattia di Parkinson. In Africa si vedono pazienti ammalati da molti anni che non sono mai stati trattati farmacologicamente, un tipo di paziente che nel mondo occidentale non esiste.

 

Il paziente

Un esempio è il paziente di 42 anni, affetto da malattia di Parkinson da circa 20 anni, su cui sono stati presentati due video al convegno, il primo prima della introduzione della levodopa ed il secondo dopo 6 mesi di terapia. Quando il paziente è stato visto la prima volta era in carrozzella ed in fin di vita. Non essendo mai stato trattato, presentava, oltre alla rigidità ed al tremore, distonie (contratture muscolari) molto gravi che gli impedivano di inghiottire e stava morendo di fame. Dopo l'introduzione della terapia con levodopa le contratture si sono risolte. Aveva qualche movimento involontario, ma riusciva comunque a muoversi ed a camminare, ed ha ripreso a vivere. Già dopo 6 giorni di terapia è andato in chiesa camminando per ringraziare il Signore per essere rinato.

 

Che cosa abbiamo imparato

È noto che normalmente vi sono normalmente due risposte alla levodopa, una immediata e l'altra di lunga durata, per cui quando il paziente va in OFF dopo avere assunto levodopa la sintomatologia ricompare, ma non è così grave come era prima di avere iniziato terapia a base di levodopa.

Quando il paziente è stato rivisto dopo 6 mesi di terapia, è stato osservato che quando era in OFF la sintomatologia non era così grave come era all'inizio. Questo dimostra che la risposta di lunga durata della levodopa è conservata anche dopo molti anni di malattia. Un altro motivo per non ritardare l'inizio della terapia a base di levodopa, che può essere iniziata subito a basse dosi.

 

Vedi: Progetto Africa