Relazione tra insulino-resistenza e e malattia di Parkinson
L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule del nostro pancreas, che controlla il metabolismo glucidico, lipidico e proteico.
L’insulino-resistenza è un’alterazione del processo di trasmissione di energia ("trasduzione") del segnale dell’insulina, per cui quantità di insulina normali o aumentate producono un effetto minore, che induce un aumento della produzione di insulina (iperinsulinemia) con conseguente iperglicemia, fino al diabete mellito di tipo 2.
Ormai diverse evidenze scientifiche suggeriscono che l'insulino-resistenza potrebbe essere un fattore centrale nello sviluppo della malattia di Parkinson favorendo l'aggregazione dell'alfa-sinucleina, la morte dei neuroni dopaminergici, la neuroinfiammazione, la disfunzione mitocondriale e l'autofagia.
Queste evidenze hanno portato a un numero crescente di studi in modelli preclinici (animali) e clinici (nei pazienti) somministrando i farmaci antidiabetici attualmente disponibili che, seppure con meccanismi differenti l'uno dall'altro, sono in grado di ridurre l'insulino-resistenza.
Un ulteriore articolo su insulino-resistenza e malattia di Parkinson appena pubblicato sulla rivista Nutrients conferma questa relazione mostrando i numerosi studi scientifici a supporto di questa ipotesi, e illustra le possibili future opzioni terapeutiche contro l'insulino-resistenza tra le quali ci sono proprio i farmaci antidiabetici (per esempio liraglutide, semaglutide, exenatide) che stanno suscitando grande interesse nella comunità scientifica e che potrebbero essere utilizzati nel trattamento della malattia di Parkinson.
Fonte: Ruiz-Pozo VA, et al. The Molecular Mechanisms of the Relationship between Insulin Resistance and Parkinson's Disease Pathogenesis. Nutrients. 2023 Aug 15;15(16):3585. doi: 10.3390/nu15163585. PMID: 37630775; PMCID: PMC10458139.