Opicapone in arrivo
È in arrivo nelle farmacie italiane opicapone, un inibitore periferico selettivo dell’enzima COMT di seconda generazione. Appartengono alla 1° generazione di questa classe due farmaci già disponibili ovvero tolcapone ed entacapone.
Questi farmaci rallentano la degradazione della levodopa, potenziandone gli effetti e prolungando l’efficacia della singola dose di levodopa in coloro che presentano fluttuazioni motorie. Pertanto, questo farmaco andrà assunto in associazione alla terapia con levodopa.
Efficace
Opicapone è caratterizzato da una lunga durata dell’inibizione della COMT. Nove ore dopo la somministrazione, opicapone esplica ancora una inibizione del 91% rispetto a 16% con tolcapone e 0% con entacapone. Questo profilo farmacologico si traduce nel vantaggio di una posologia che richiede una sola somministrazione giornaliera.
La efficacia di opicapone è stata dimostrata nell’ambito degli studi BIPARK I e II, in cui diversi dosaggi di opicapone sono stati confrontati ad entacapone e placebo (una sostanza inerte dall’aspetto identico) in più di 250 pazienti. Gli studi sono stati condotti con assegnazione casuale della terapia (randomizzazione) ed in condizioni di doppia cecità (né il neurologo valutatore, né i pazienti sapevano chi era stato assegnato a che cosa). È emerso che opicapone è in grado di ridurre mediamente il tempo in OFF di 2 ore e di aumentare mediamente il tempo in ON senza movimenti involontari fastidiosi di 1 ora rispetto al placebo nell’arco delle 24 ore; inoltre, è stato significativamente più efficace di entacapone.
Meglio tollerato
Non vi sono stati effetti collaterali gravi con opicapone. Nei due studi clinici condotti nessuno ha interrotto la terapia per problemi di tollerabilità o sicurezza. L’effetto collaterale più frequente, i movimenti involontari, è stato un segno di efficacia.
Opicapone non ha presentato i due effetti collaterali gravi di tolcapone ovvero tossicità a carico del fegato per cui richiede periodici esami di laboratorio per escludere compromissione della funzione di questo organo o fastidiosa diarrea. Inoltre, non presenta l’inconveniente di entacapone di colorare le urine, macchiando la biancheria.
Manca la prova della pratica clinica
In conclusione, i dati sperimentali pubblicati finora suggeriscono che opicapone presenti una efficacia intermedia tra entacapone e tolcapone a fronte di una maggiore tollerabilità rispetto agli inibitori delle COMT attualmente disponibili. Tuttavia, opicapone non ha ancora superato la prova della pratica clinica. È noto che i risultati negli studi clinici sono spesso più favorevoli rispetto a quanto constatato nella pratica clinica ospedaliera perché negli studi clinici il farmaco viene somministrato in un contesto altamente controllato che non può essere riprodotto nella vita reale.
Si rimanda pertanto il giudizio definitivo su questo farmaco al 41° / 42° convegno AIP, quando il farmaco sarà stato prescritto in Italia nella pratica clinica per almeno un anno.