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Medicinale per l'Alzheimer potrebbe servire nel Parkinson

water_on_leaf.jpgDonepezil riduce le cadute in uno studio clinico pilota

Donepezil è un inibitore delle colinesterasi, gli enzimi che degradano il neurotrasmettitore acetilcolina nel cervello. Attualmente è approvato per il trattamento della malattia di Alzheimer. Dato che si sa che i livelli di acetilcolina si riducono anche nella malattia di Parkinson e che i farmaci che riducono tali livelli aumentano il rischio di cadute nell'anziano, ricercatori americani hanno pensato che donepezil potrebbe essere utile per ridurre il rischio di cadute nella malattia di Parkinson in fase avanzata.

Hanno somministrato a 23 pazienti parkinsoniani che riferivano di cadere o di rischiare di cadere almeno due volte alla settimana donepezil (5-10 mg al giorno) per 6 settimane e poi un placebo (sostanza inattiva dall'aspetto identico) per altre 6 settimane oppure la sequenza inversa. L'assegnazione ad una sequenza o l'altra era casuale.

Il numero di vere e proprie cadute si è dimezzato con la terapia a base di donepezil, ma non il numero di episodi in cui avevano rischiato di cadere, né il punteggio su varie scale di valutazione, tra cui quello della scala UPDRS che valuta la gravità della sintomatologia motoria. Due pazienti hanno dovuto sospendere donepezil a causa di effetti avversi (insonnia e nausea), uno ha sospeso il placebo a causa di peggioramento del tremore.

Gli autori concludono che i risultati sono incoraggianti e che vale la pena di condurre altri studi con donepezil per valutare se è in grado di prevenire le cadute nel Parkinson oppure no.

Chung e coll Neurology 2010; 75: 1263-1269