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Levodopa per via inalatoria funziona

inalatoreDa usare come terapia di salvataggio

È in via di sviluppo una nuova formulazione per via inalatoria della levodopa, chiamata CVT-301, come terapia di salvataggio nei periodi in OFF.

In una sperimentazione clinica in 339 pazienti affetti da malattia di Parkinson e assegnati ad uno di tre bracci di trattamento (84 mg CVT-301, 60 mg CVT-301 oppure un placebo dall’aspetto identico, ma senza principi attivi), il farmaco è stato significativamente più efficace del placebo nel migliorare il punteggio UPDRS dopo 30 minuti (-9,83 punti con 84 mg e -5,91 punti con 60 mg). L’insorgenza dell’effetto era rapido, a volte il miglioramento veniva ottenuto persino entro 10 minuti.

Il tasso di pazienti che ha raggiunto uno stato di ON entro 60 minuti e lo ha mantenuto per 1 ora è stato maggiore nei gruppi trattati con CVT-301 rispetto al gruppo placebo.

I principali criteri di selezione dei pazienti erano diagnosi di malattia di Parkinson, almeno 2 ore al giorno in OFF (senza contare l’OFF al risveglio), trattamento con levodopa con posologia stabile, variazione del punteggio UPDRS motorio tra ON e OFF pari a più del 25%, capacità di eseguire una spirometria e nessuna storia di patologie respiratorie negli ultimi 5 anni.

Al contrario di altri medicinali da usare per via inalatoria, come i farmaci anti-asma, l’inalazione di CVT-301 è facile, non richiede alcuna tecnica particolare e non richiede una inspirazione profonda. Ciò nonostante rimane qualche dubbio sull’uso del prodotto da parte di pazienti in fase avanzata, perché potrebbero essere così rigidi in OFF da non riuscire ad inalarlo.

Per quanto riguarda la tollerabilità, l’unico problema frequente è la tosse, che ha indotto 3 pazienti a sospendere il trattamento. Altri eventi avversi sono stati infezioni delle vie respiratorie, nausea e colorazione anormale dell’escreato.

 

Fonte: Pauline Anderson – notizie dal convengo internazionale sul Parkinson a Vancouver 9 giugno 2017