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Inibitori degli endocannabinoidi per la malattia di Parkinson?

Finora sono usati per l'obesità

In modelli di malattia di Parkinson in laboratorio è stato osservato che particolari vie nervose (collegamenti tra lo striato ed il globo pallido) vengono depresse dai trasmettitori endocannabinoidi. La depressione può essere risolta dalla somministrazione di dopamino agonisti (terapia classica per la malattia) oppure da inibitori degli endocannabinoidi. Un inibitore degli endocannabinoidi (rimonabant) è stato appena introdotto in clinica per il trattamento dell'obesità, in quanto riduce lo stimolo della fame.

Kreitzer & Malenka Nature 29007; 445: 643-647