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Farmaci vecchi o nuovi per la terapia di Parkinson?

Identificati farmaci in commercio da anni con potenziale come farmaci antiparkinsoniani innnovativi

E’ stata effettuata una sperimentazione clinica per valutare il potenziale effetto terapeutico della creatina e della minociclina in 200 pazienti affetti da malattia di Parkinson in fase iniziale che non richiedeva trattamento. I pazienti sono stati trattati per periodi fino a 12 mesi. Gli sperimentatori, che lavorano presso l’Istituto nazionale Americano per le ricerche sulle malattia neurologiche e l’ictus, sono giunti alla conclusione che entrambi i farmaci sono promettenti e che vale pertanto la pena di svolgere ulteriori studi con questi nuovi approcci terapeutici. La creatina è un supplemento dietetico in commercio da molti anni che viene dato ad atleti per migliorare le prestazioni muscolari. Essa migliora la produzione di energia da parte dei mitocondri, piccole strutture all’interno delle cellule che possono essere paragonate a batterie. Nella malattia di Parkinson i mitocondri hanno un difetto che ne riduce la funzione. La minociclina è un antibiotico usato da tempo nel trattamento dell’acne. Esso possiede anche proprietà antinfiammatorie. La perdita di neuroni dopaminergici nella malattia di Parkinson è associato ad una risposta infiammatoria da parte del tessuto nervoso che potrebbe essere controllata dal farmaco. La sperimentazione era randomizzata (con assegnazione casuale al trattamento), in doppio cieco (né lo sperimentatore, né il paziente sapeva chi prendeva che cosa) econtrollata contro placebo (un gruppo di pazienti prendeva capsule e fluido che assomigliavano in tutto e per tutto ai farmaci studiati, ma che in realtà contenevano sostanze inerti)

The NINDS-NET-PD Investigators Neurology 2006; 66: 664-671