Cerotto per fermare la progressione del Parkinson
Contiene peptide che riproduce la funzione del gene DJ-1
Ricercatori dell'Università di Tel Aviv (Israele) sono riusciti a mettere a punto un peptide (un pezzo di proteina) che riproduce la funzione del gene DJ-1 (PARK7) e ad attaccarla ad un altro peptide che la trasporta all'interno delle cellule.
PARK7 è responsabile per circa 1% dei casi di parkinson familiare ad esordio giovanile. Le sue funzioni non sono state completamente chiarite. L'ipotesi più accreditata è che il suo ruolo consista nel segnalare all'organismo situazioni di stress ossidativo, contribuendo a regolare la funzione dei mitocondri, piccoli organelli nelle cellule coinvolti nelle reazioni ossidative. Mutazione di DJ-1 rendono l'organismo in generale e le cellule nervose in particolare più vulnerabili alle reazioni ossidative.
I ricercatori israeliani hanno somministrato il peptide a topi con lesioni sperimentali che riproducevano i deficit parkinsoniani ed hanno osservato non solo un netto miglioramento della sintomatologia, ma anche un aumento dei livelli cerebrali del neurotrasmettitore che manca nel Parkinson, la dopamina, con maggiore conservazione delle cellule nervose cerebrali che la producono.
Secondo i ricercatori, il peptide, che può essere somministrato tramite un cerotto oppure con iniezioni quotidiane, potrebbe essere usato a scopo preventivo.
Secondo il Dr S Goldwurm, medico genetista e Direttore della Biobanca presso il centro parkinson ICP a Milano l’approccio è promettente, ma bisogna condurre molte sperimentazioni cliniche prima di poterlo usare in clinica.