Terapia innovativa basata sulla ipotesi che la causa sia autoimmune
L’azienda Alkahest ha comunicato che ha dato l’avvio allo studio TEAL, che è una sperimentazione clinica di fase 2 di confronto tra un inibitore CCR3 chiamato AKST4290, condotta in condizioni di doppia cecità (in cui né il medico, né i pazienti sanno chi è stato assegnato a che cosa) in 120 pazienti parkinsoniani. AKST4290 verrà somministrato per via orale due volte al giorno per 12 settimane ed i pazienti verranno seguiti per un altro mese, al fine di valutare gli effetti sulla funzione motoria in base al punteggio motorio sulla scala MDS-UPDRS, nonché la sicurezza e tollerabilità della molecola.
AKST4290 blocca una proteina immunomodulatoria detta eotassina, che aumenta con l’età, particolarmente in malattie correlate all’età. Si spera che tale terapia possa ridurre l’infiammazione nella malattia di Parkinson.
Fonte: comunicato stampa Alkahest 4 febbraio 2020