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Vitamina D può stabilizzare il Parkinson

Dipende dal genotipo dei recettori per la vitamina

Ricercatori giapponesi hanno reclutato 114 pazienti parkinsoniani aventi da 45 a 85 anni di età.  56 sono stati assegnati casualmente a terapia con 1200 UI di vitamina D al giorno e 58 al placebo (assunzione di preparato somigliante alla vitamina D, ma senza il principio attivo) per 1 anno in condizioni di doppio cieco (nè i pazienti, nè i ricercatori sapevano chi veniva assegnato a che cosa).
Dopo 1 anno lo stadio Hoehn & Yahr era immutato nel gruppo trattato con vitamina D, mentre era aumentato mediamente dell 0,33 nel grupo placebo (P=0,005).  Suddividendo la popolazione in sottogruppi in base al genotipo dei recettori per la vitamina, è stato osservato che il beneficio era marcato nei pazienti con genotipo Fokl TT, intermedio in quelli con genotipo Fokl CT ed assente in quelli con genotipo Fokl CC.
L'andamento del punteggio totale UPDRS e del sottopunteggio relativo alla parte II della stessa scala era sovrapponibile.


Fonte: Suzuki e coll Am J Clin Nutr online 13 marzo 2013