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Undici raccomandazioni per evitare la malnutrizione nel Parkinson

numero11Pubblicata la linea guida ESPEN relativa alle patologie neurologiche

 

È stata pubblicata una linea guida messa a punto da ESPEN, la Società Europea per la nutrizione ed il metabolismo nella pratica clinica relativa gestione della nutrizione nelle patologie neurologiche, inclusa la malattia di Parkinson.

Le raccomandazioni relative al Parkinson sono undici:

  • Sottoporre i pazienti ad un monitoraggio nutrizionale continuo, con particolare attenzione al peso corporeo ed ai livelli di vitamina D, acido folico e vitamina B12
  • Sottoporre a valutazioni per stabilire la presenza o meno di disfagia (difficoltà nella deglutizione) tutti i pazienti parkinsoniani in stadio Hoehn & Yahr superiore a II, con importante perdita di peso, basso indice di massa corporea, salivazione eccessiva e/o demenza
  • Si consiglia di somministrare un questionario sulla disfagia oppure un test per valutazione la deglutizione di un volume medio di acqua
  • I pazienti che risultano positivi per disfagia, presentano una rapida progressione della malattia e/o che hanno avuto una polmonite devono essere sottoposti ad un esame strumentale per la valutazione della deglutizione
  • L’esame strumentale ideale per la valutazione della deglutizione è l’esame endoscopico usando un fibroscopio flessibile. In alternativa è possibile valutare la deglutizione tramite videoregistrazioni delle immagini alla fluoroscopia dopo l’ingestione di cibo contenente un mezzo di contrasto al bario
  • È fondamentale l’ottimizzazione della terapia anti-parkinson per migliorare la sintomatologia motoria alla base della disfagia
  • I farmaci anti-parkinson possono avere effetti avversi che deteriorano le condizioni nutrizionali. È importante monitorarli e correggerli. In particolare, la levodopa può influenzare negativamente i livelli di omocisteina e delle vitamine di gruppo B
  • E’ raccomandato un programma individualizzato di esercizi riabilitativi, dopo una valutazione approfondita della deglutizione. Le evidenze a favore di tecniche come la stimolazione elettrica, la stimolazione magnetica transcranica o la terapia video-assistita sono attualmente scarse e non sono consigliate.
  • Oltre all’accorgimento di assumere la levodopa almeno 30 minuti prima del pasto, i pazienti con fluttuazioni motorie dovrebbero spostare alla sera il consumo di alimenti contenenti proteine, come la carne ed il pesce, affinchè l’assorbimento della levodopa sia massima e, conseguentemente, lo sia anche la sua efficacia
  • E’ consigliata una terapia nutrizionale medica per migliorare la qualità di vita, a seconda delle necessità individuali del paziente
  • I pazienti che lamentano stipsi possono trarre beneficio dall’uso di fermenti lattici contenenti probiotici e fibre prebiotiche, oltre che da un aumento dell’ingestione di acqua e fibre

 

La Fondazione Grigioni ha contribuito alla stesura della linea guida.

 

Fonte: ESPEN guideline – Burgos e coll Clin Nutr 2018:27; 354-396