Trapianto fecale promettente nel Parkinson
Studio pilota su 15 pazienti in Cina
Si ritiene che alterazioni del microbiota (flora batterica) intestinale possano contribuire alla progressione di patologie neurodegenerative, quali la malattia di Parkinson.
Ricercatori cinesi hanno trapiantato feci di persone sane in 15 pazienti parkinsoniani. Dieci pazienti hanno ricevuto le feci tramite colonscopia, 5 tramite un sondino naso-digiunale (il sondino raggiungeva il digiuno che è una parte alta dell’intestino).
Tutti i pazienti che hanno ricevuto il trapianto tramite colonscopia sono migliorati significativamente, con punteggi migliorati relativi sia alla sintomatologia motoria (UPDRS-III) che non motoria (NMSQ, nonché con punteggio migliorato relativo alla qualità di vita (PDQ-39). In due pazienti sono rimasti soddisfatti della terapia per più di 24 mesi.
Al contrario, i miglioramenti riscontrati nei pazienti che hanno ricevuto il trapianto tramite sondino sono stati modesti e nessuno di loro è stato soddisfatto dei risultati per più di 3 mesi.
Cinque pazienti hanno segnalato effetti indesiderati: diarrea (2 casi), dolore addominale (2 casi), flatulenza (1 caso). Gli effetti erano di lieve entità e si sono risolti spontaneamente.