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Sarcopenia e Malattia di Parkinson

sarcopeniaIl termine “sarcopenia” (dal greco “sarx” (σάρξ) = carne + “penìa” (πενία) = perdita) fu originariamente coniato da Rosemberg nel 1989 e identifica una sindrome caratterizzata dalla progressiva perdita di massa e/o forza e/o funzione muscolare.

La diagnosi e la severità del grado di sarcopenia possono essere individuate dal medico valutando le prestazioni fisiche, la forza, la resistenza e la massa muscolare del soggetto.
In questo studio è stata analizzata la prevalenza della sarcopenia tra i pazienti con malattia di Parkinson rispetto a un gruppo di soggetti sani. La presenza di sarcopenia nei pazienti parkinsoniani è risultata essere tre volte superiore rispetto al gruppo di soggetti sani.
Tra gli individui di età superiore a 70 anni la prevalenza di sarcopenia nei pazienti tendeva ad essere più alta rispetto al gruppo con meno di 70 anni.
I pazienti affetti da malattia di Parkinson hanno quindi una maggiore probabilità di sviluppare sarcopenia rispetto ai pazienti sani. Tra i primi, quelli più anziani tendono ad avere una probabilità ancora maggiore di manifestarla.
Non è tuttavia ancora chiaro se l'elevata incidenza di sarcopenia tra i pazienti con malattia di Parkinson sia causata dal processo neurodegenerativo o dall'invecchiamento che risulta essere più evidente con l'aggravarsi della malattia stessa.

 CONSIGLI NUTRIZIONALI

Per rallentare il decorso della sarcopenia è necessario seguire un’adeguata alimentazione, eventualmente associata all’utilizzo di integratori, e praticare un regolare programma di esercizio fisico.
In particolare, per mantenere e/o recuperare la massa muscolare, gli anziani dovrebbero consumare un apporto medio giornaliero di proteine pari a 1,0 – 1,2 grammi per chilo di peso corporeo. In caso di patologia acuta o cronica il fabbisogno sale a 1,5 grammi per chilo fino a raggiungere i 2,0 grammi per chilo nei casi di grave malnutrizione o di patologie critiche. Nel caso di pazienti affetti da malattia di Parkinson, la quota proteica andrebbe garantita ma limitata al pasto serale. I piatti ad alto contenuto di proteine (carne, pesce, affettato, uova, formaggio, legumi) andrebbero quindi assunti quotidianamente, nelle giuste porzioni, a partire dal tardo pomeriggio. Per chi non riuscisse a soddisfare i fabbisogni si consiglia l’assunzione di amminoacidi essenziali o di proteine del siero del latte. Anche una supplementazione di vitamina D è fondamentale per preservare la salute dei muscoli e delle ossa.

 A cura della dott.ssa Serena Caronni, Biologa Nutrizionista e dott.ssa Michela Barichella, Medico Dietologo 

 

FONTE: Prevalence of sarcopenia in Parkinson's disease: A systematic review and meta-analysis.  Ponsoni, A., Sardeli, A. V., Costa, F. P., & Mourão, L. F. (2022). Geriatric nursing (New York, N.Y.), 49, 44–49. Advance online publication..