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Obesità sarcopenica e rischio cardiovascolare nella Malattia di Parkinson

obesitàL’obesità e l’eccesso ponderale in generale, sono condizioni sempre più diffuse.

Spesso si associano nel soggetto anziano a concomitante perdita di massa muscolare, generando una condizione clinica nota come obesità sarcopenica. Questo quadro clinico, dove spesso il grasso aumenta a livello addominale, e negli arti si insinua tra le fibre muscolari, non è sempre bene riconosciuto, perché non associato a calo di peso corporeo e quindi spesso sottovalutato. Una delle modalità più semplici per porre il sospetto di sarcopenia è valutare la forza muscolare, la dinapenia (il calo di forza) già da sola è indice di alterazione della capacità motoria dei pazienti. Nella popolazione generale è inoltre noto che la circonferenza addominale elevata (superiori a 102 cm negli uomini e a 88 cm nelle donne) è di per sé un fattore di rischio cardiovascolare peggiore dell’obesità ed è uno degli indici per la diagnosi di sindrome metabolica.
Attualmente, l'impatto dello stato nutrizionale nella malattia di Parkinson sul rischio cardiovascolare è poco conosciuto. Recentemente è stato pubblicato uno studio clinico che ha valutato la presenza di obesità addominale (o centrale) associato a dinapenia, e la sua influenza sul rischio cardiovascolare nei pazienti anziani affetti da malattia di Parkinson.
Sono stati inclusi circa 60 pazienti di età pari o superiore a 60 anni. Per valutare la presenza  di obesità addominale è stata utilizzata la misura della circonferenza della vita. Per la verificare la dinapenia è stata misurata la forza di presa della mano misurato con macchinario specifico chiamato Hangrip Strenght.
L'obesità viscerale con dinapenia è presente 25% dei pazienti dello studio, maggiore nelle donne. Il gruppo con obesità addominale dinapenica presentava valori più alti dell'indice di massa corporea, aumento della massa grassa e della sua percentuale rispetto alla massa magra, tutti indicatori di un maggiore rischio cardiovascolare.
L’intervento nutrizionale nei pazienti Parkinson, deve tenere quindi conto non solo della tempistica corretta dell’assunzione proteica ma anche di un’adeguata quantità di proteine (associate a fisioterapia) per evitare calo della massa magra (anche di integratori nutrizionali specifici se necessari). Dovremo però anche cogliere con attenzione segni di un incremento di circonferenza addominale, per trattarla con adeguata dieta e ridurre il rischio cardiovascolare.

a cura delle dott.sse Valentina Ferri, Medico Dietologo e Michela Barichella, Medico Dietologo

Fonte: Pereira JPDC, Gomes ACB, Queiroz Júnior JRA, Nascimento TGD, Luz MCLD, Albuquerque MNL, Cabral PC. Dynapenic abdominal obesity is related to cardiovascular risk in older adults with Parkinson's disease: A cross sectional study. Clin Nutr ESPEN. 2023 Apr;54:288-292. doi: 10.1016/j.clnesp.2023.02.003. Epub 2023 Feb 8. PMID: 36963875.